Treni volanti, carte appese e altri pensieri
Maurizio Pellegrin
7.05 – 19.09.2015
Maurizio Pellegrin has lived in New York for many years now. He is back in Venice, his birthplace, with this exhibition after a long and busy absence during which he showed his works in museums and private galleries all over the world.
The exhibition presents an eclectic assortment of works revolving around an installation, an architecture of rails and toy trains floating in midair, traveling on the tracks of a historic experience, an adventure lasting over thirty years: after being pictorial it gradually absorbed a broader artistic range, overflowing from the canvas into space. These works, the author advises us, should be seen in back light, in that zone at the confines between content, text and context, between description, language and representation, between poetic idea and corporality.
Filippo Fossati
Da molti anni ormai Maurizio Pellegrin vive a New York. Torna a Venezia, la sua città natale, con questa mostra dopo una lunga, laboriosa assenza in cui ha esposto le sue opere in musei pubblici e gallerie private di tutto il mondo.
La mostra è composta da un gruppo di opere eterogenee che ruotano intorno ad un’installazione, un’architettura di rotaie e trenini che galleggiano nell’aria, viaggiano sui binari di un’esperienza storica, una vicenda lunga più di un trentennio, che da pittorica via via ha assorbito un insieme artistico più ampio, debordando dalla tela nello spazio. Sono lavori, avvisa l’autore, da guardare in controluce, in quella zona al limite tra il contenuto, il testo ed il contesto, tra descrizione, linguaggio e rappresentazione, tra l’idea poetica e corporalità.
Filippo Fossati
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PRESS
Le eredità energetiche di Maurizio Pellegrin. A Venezia, Arianna Testino, Artribune, May 2015
La meccanica del cuore. Dialogo con Maurizio Pellegrin, perfetto ‘realista sognatore’, Mariachiara Marzari, VeneziaNews, September 2015